Tuesday, November 18, 2008

A CONFINI DELLA REALTA'***Frammenti di storia pescarese*** QUANDO I PESCATORI EBBERO PAURA DEGLI EXTRATERRESTRI

Sono passati 30 anni da quel novembre del 1978 quando gli equipaggi delle marinerie abruzzesi chiesero aiuto alla Capitaneria di Porto di Pescara preoccupati da strani fenomeni che si verificavano vicino alle loro barche. Molto si scrisse su quegli eventi e qualcuno ricorda ancora l’atmosfera strana che si respirava in Abruzzo. Decine di equipaggi assistettero prima incuriositi e poi seriamente preoccupati all’apparizione di strani globi luminosi che seguivano le barche di notte e che improvvisamente sparivano verso l’alto.Erano pescatori di tutte le età, nessuno di loro si era mai sognato di iscriversi ad una associazione ufologica né si era interessato di extraterrestri .Quando si presentarono in commissione al Comandante della Capitaneria di Porto Piero Gallerano avevano tutti sul volto l’espressione di chi chiede protezione per svolgere un lavoro duro come il loro.La marineria era allarmata e doveva essere ascoltata vista l’attendibilità dei numerosi testimoni che avevano assistito a decine di fenomeni verificatesi in varie ore del giorno e della notte nel tratto di mare da San Benedetto del Tronto a Ortona.La Capitaneria era la prima istituzione che doveva provvedere e il Comandante Gallerano predispose un servizio di perlustrazione con una motovedetta che di lì a poco doveva diventare nota a mezzo mondo: la famosa “CP 2018”.

UNA TELEFONATA IN PIENA NOTTE
Facciamo un passo indietro.Io a quel tempo scrivevo su alcune riviste nautiche specializzate e avevo rapporti con gli ambienti marittimi per cui mi trovai subito coinvolto nell’evento. Dovevo intervistare le persone che dichiaravano di ….”aver visto” e accertarmi che fossero testimoni credibili.Ero stato avvertito fin dai primi avvistamenti dalla telefonata di un mio amico giornalista, ora scomparso, che per ragioni professionali era sintonizzato sulle frequenze radio dei pescatori.Si scambiavano messaggi che sembravano provenire da unità impegnate in una battaglia navale.Pressappoco erano di questo tipo:“ Squalo primo” da “Gabbiano” lo vedi pure tu quella luce che mi segue ?” - “Gabbiano” ti sta proprio addosso ma a me pare che stia fermo…..che cos’è un elicottero della Finanza?- No, non fa rumore…sta diventando di colore più rosso…ho cambiato rotta e mi segue sempre….-Insomma c’era abbastanza materia per indagare.

INTERVISTA CON IL COMANDANTE
Torniamo alla motovedetta “CP 2018”.Ecco una parte dell’intervista rilasciatami dal Comandante Gallerano qualche giorno dopo l’incontro “ravvicinato” dell’unità militare con uno strano “razzo” uscito dal mare.“…. L’imbarcazione iniziò la sera dell’8 novembre 1978 le sue perlustrazioni. Il primo giorno non fu rilevato niente. Invece nel corso dell’uscita fatta il giorno successivo, alle ore 20,45, mentre la motovedetta si trovava a circa 4 miglia dalla costa, in prossimità di Silvi Nord, l’equipaggio composto di 5 uomini (uno era in macchina e gli altri 4 in coperta) avvistava ad una distanza di circa 800 / 1000 metri un qualcosa come un segnale luminoso di colore rosso molto chiaro che si alzava dalla superfice del mare con una inclinazione di 45°. Questa specie di razzo scompariva alla vista dell’equipaggio dopo 4 secondi…”

PERCHE’ DIVENNE FAMOSA LA MOTOVEDETTA “CP 2018”
Questo episodio fece il giro del mondo, perché era la prima volta che un equipaggio della Marina Militare era testimone di un avvistamento che potesse relazionarsi al fenomeno UFO.Anche se l’alto ufficiale non classificò l’avvistamento come un “disco volante”, almeno, era la prima volta che un ente militare non nascondesse un evento del genere, come invece accadeva sistematicamente ai piloti dell’aviazione civile e militare che, per non essere messi sotto inchiesta, evitavano di segnalare fenomeni strani.

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L’immagine è una mia ricostruzione grafica dell’incontro “ravvicinato” della motovedetta “CP 2018” eseguita sulla scorta delle interviste fatte in Capitaneria di Porto e nell’ambiente della marineria pescarese.